lunedì 1 maggio 2017

Accadde Oggi: 1° maggio 1947, la strage di Portella della Ginestra



Portella della Ginestra, Piana degli Albanesi (Palermo), 1° maggio 1947.

Si celebra la giornata del Lavoro e c'è tanta gente: uomini, donne, bambini, anziani e giovani. 
Circa duemila persone, in prevalenza contadini, per protestare contro il latifondismo, a favore dell'occupazione delle terre incolte, per festeggiare la recente vittoria, alle elezioni, del Blocco del Popolo. Era una giornata di festa, ma all'improvviso tutto cambiò.
Per circa un quarto d'ora risuonarono scariche di mitra che uccisero, sul colpo, undici persone (tra cui tre bambini) e ne ferirono ventisette. 

La strage fu attribuita al bandito Salvatore Giuliano e alla sua banda, con motivazione puramente mafiosa. 
Il processo, iniziato nel 1950, finì tre anni dopo, confermando la prima ipotesi e la responsabilità del solo Giuliano, che nel frattempo era già stato ucciso.

Ma sono in molti a rigettare questa ipotesi e ad attribuire ai banditi la sola esecuzione della strage, che rientrerebbe nell'ambito della cosiddetta strategia della tensione.
Di fatto Portella della Ginestra, prima strage dell'Italia Repubblicana, è considerata anche la prima strage di Stato-mafia. 

I morti di Portella della Ginestra.
Margherita Clesceri (minoranza albanese, 37 anni)
Giorgio Cusenza (min. albanese, 42 anni)
Giovanni Megna (min. albanese, 18 anni)
Francesco Vicari (min. albanese, 22 anni)
Vito Allotta (min. albanese, 19 anni)
Serafino Lascari (min. albanese, 15 anni)
Filippo Di Salvo (min. albanese, 48 anni)
Giuseppe Di Maggio (13 anni)
Castrense Intravaia (18 anni)
Giovanni Grifò (12 anni)
Vincenza La Fata (8 anni)


www.repubblica.it (Serafino, sopravvissuto alla strage)

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